SGUARDI D’AMORE

SGUARDI D’AMORE
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A cinquant’anni dal pasoliniano Comizi d’amore, Antonietta De Lillo realizza un potente documentario collettivo sull'amore. Oggi insieme domani anche viene presentato stasera in concorso #FrameItalia, alla presenza della regista

 

Con Oggi insieme domani anche, Antonietta De Lillo realizza un caleidoscopico viaggio nel complesso rapporto degli esseri umani con l’amore.

Uomini e donne, giovani e anziani, ognuno regala uno sguardo sul sentimento più tormentato e discusso, svelando la propria esperienza personale. 

Attraverso varie testimonianze raccolte in giro per l’Italia, la cineasta napoletana costruisce un’analisi efficace e stratificata per mezzo di un cinema partecipato e collettivo, con l’unico  scopo di raccontare l’amore. Cercare di scoprirne l’essenza con video di coppie, single, comunità e famiglie che hanno dato voce alle loro storie. Voci rappresentate dalle innumerevoli interviste, dai filmati e dai corti che la regista ha saputo coniugare in una sorta di coro polifonico. 



A cinquant’anni dal pasoliniano Comizi d’amore, De Lillo presenta Oggi insieme domani anche, realizzato in collaborazione con la marechiarofilm, visto anche al 33° Torino Film Festival.

 

Di cosa parliamo quando parliamo d’amore? Antonietta De Lillo prova a rispondere al quesito di Raymond Carver e, dopo aver sperimentato il cinema partecipato con Il pranzo di Natale, esplora di nuovo storie comuni e affronta argomenti che pongono l’amore alla base di decenni di battaglie: referendum sul divorzio, relazioni omosessuali, sentimento nella terza età, l’evoluzione del rapporto di coppia, le coppie di fatto e le famiglie allargate. Un amore che cambia e che oggi sembra portare solo alla disillusione, come testimoniano le parole dell’anziano Sempronio: «L’amore? Oggi è un puttanismo, uno schifo!».

 

Oggi insieme domani anche è stato realizzato grazie a un’operazione di crowdsourcing, accostando una tecnica produttiva contemporanea al sapore antico di immagini di repertorio. Il risultato è un’opera documentaristica di raro equilibrio, capace di stimolare nello spettatore una pluralità di riflessioni dai risvolti amari e fragili. Antonietta De Lillo riesce a non scadere nel patetismo e nella retorica e inevitabilmente allarga gli orizzonti, spaziando sui cambiamenti socio-culturali di oltre mezzo secolo di storia italiana. Questi mutamenti influiscono sulle diverse modalità di approccio a un sentimento che non è immune alle trasformazioni del mondo e delle regole che lo governano.

 

Oggi insieme domani anche di Antonietta De Lillo, #FrameItalia,  dom 20 marzo, ore 20.00, Spazio Oberdan

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