DOPO IL CINEMA, LA FESTA

DOPO IL CINEMA, LA FESTA
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Jauja ha inaugurato il festival, Mono Bar il post-festival. Dal Rainbow Cafe al Cox, la mappa dei party e dei dj-set

 

I festivalieri non si lasciano intimorire da due gocce di pioggia. 

Jauja di Lisandro Alonso, il film di apertura, ha totalizzato ieri sera il tutto esaurito. La sala 300 del cinema Arcobaleno ha contenuto a fatica gli spettatori: una partenza col botto. Per l’occasione si è dato il via alla prima di una serie di serate post-festival. Filmmaker ha scelto come base di ritrovo Mono Bar. Per i più affezionati, semplicemente, il Mono.

A pochi passi da Porta Venezia, il Mono è considerato uno dei locali cult della movida gay milanese. Ieri si è assistito a un mescolamento di giovani filmmaker e spettatori - che hanno fatto tappa dopo l’inaugurazione del festival - con la clientela abituale.

Si entrava a fatica. Il bancone intasato di gente e la musica altissima: era festa. Fra un gin tonic e un pezzo degli Hooverphonic (i toni erano molto pop), è stata un’occasione interessante per uscire dalla formalità festivaliera e godersi una serata all’insegna del relax. 

Il prossimo evento, dedicato agli autori della sezione Prospettive, è fissato per venerdì 5 dicembre. Stesso posto stessa ora (dalle 23:30). 

Lech Kowalski sarà protagonista della serata del 3 dicembre presso lo spazio autogestito Cox18 di via Conchetta 18. Dalle 22:00 in poi.

Infine, il Rainbow Cafe di via Tadino 6, storico  locale dell’underground cittadino, ospiterà il party di chiusura del festival. Non mancate.

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